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Consigli pratici contro le malattie cardiovascolari

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CONSIGLI PRATICI CONTRO LE MALATTIE CARDIOVASCOLARI

Si è svolto a Roma un convegno che ha riunito tutte le Società scientifiche che si occupano di Cardiologia con l’intento di confermare le linee guida di prevenzione delle malattie cardiovascolari, dall’ipertensione alle sindromi aritmiche, dall’insufficienza coronarica all’arteriosclerosi e alle cardiopatie vere e proprie.

Come premessa è stata posta la necessità di condurre esami clinici e indagini di laboratorio strumentali prima ancora che siano stati accusati disturbi di qualunque tipo riferibili all’apparato cardiovascolare, naturalmente in relazione al limite di età raggiunto. Questo può essere fissato tra i 50 e i 60 anni, da scegliere l’inizio in base alla complessione fisica, alla presenza di disturbi metabolici e alla familiarità. Comunque prima si comincia e meglio è. Anzitutto è stato precisato che la gamma delle indagini deve essere sufficientemente ampia ma limitata, con la riserva di esperire qualche altro parametro nel caso se ne veda l’opportunità. Le indagini per tutti e due i sessi devono tendere a  1 controllare i vari organi, il pancreas con  Glicemia, i reni con Azotemia e Creatininemia, il fegato e vie biliari con Transaminasi AST/ALT/ GGT e Bilirubinemia, il midollo osseo con Emocromo completo e Ferro, 2 i metabolismi,  dei grassi con Colesterolo totale e HDL e Trigliceridi, dei minerali, Sodio e Potassio  3  verificare gl’indici generici di infiammazione, PCR e Troponina  4  controllare la risposta elettrica del cuore con l’elettrocardiogramma.  Converrà aggiungere anche , nell’uomo lo studio della prostata con PSA e nella donna quello del calcio tramite la MOC, per completezza, pur non essendo attinenti all’ambito cardiovascolare. La serie di esami conviene che sia ripetuta ogni anno naturalmente sotto il controllo dal proprio medico di famiglia, non fidandosi degli asterischi con cui il computer correda i risultati nel caso non rientrino nei limiti fissati dal laboratorio.

Importanti sono le norme comportamentali e alimentari. Muoversi è essenziale, meglio camminare in modo sostenuto che correre, possibilmente in piano, non controvento, percorrendo almeno  500 metri due volte  al giorno o qualche km in bicicletta. Cercare il più possibile di sistematizzare la propria vita e gli orari secondo la maggiore regolarità consentita dalle proprie occupazioni. Abolire il fumo, limitare l’ingestione di alcol ad un bicchiere di buon vino ai pasti, osservare una dieta qualitativamente ampia ma caloricamente contenuta, a prevalente impronta vegetariana. Escludere il più possibile latticini e formaggi, ricordandosi che non ne esistono di magri ( contengono almeno il 25-30% di grassi ), condire solo con olio d’oliva, evitare carne alla brace, i fritti e naturalmente privilegiare frutta e verdure fresche a rotazione, meglio se colorate dato un loro maggiore contenuto in antiossidanti. Non eccedere in cereali, comunque  con preferenza per quelli integrali, assumere legumi e frutta secca. Non sottomettersi ai consigli della pubblicità ricorrendo agl’i integratori.

E’ chiaro che qualunque evento che modifichi  in qualche modo lo stato di benessere potrà modificare in parte o in tutto le indicazioni riportate.

A cura del Prof. Carlo De Bac