Tu sei qui

Le ossa accessorie dell'apparato scheletrico

Body: 

Os trigonum

E' grande come una lenticchia e si sviluppa posteriormente nella caviglia tra la tibia e il calcagno. La sua funzione è incerta tanto che in molte caviglie non si sviluppa affatto e risulta assente. Certo è invece il suo ruolo quando è troppo grande o si mobilizza: entra in contrasto con la tibia nei movimenti di massima flessione plantare e genera dolore. Tipico problema dei ballerini che costretti dal gesto artistico flettono il piede fino a sostenersi sulle punte. Il dolore è posteriore alla caviglia e a volte può generare anche gonfiore locale. A seconda della posizione dell’os trigonum, si infiamma anche il tendine flessore lungo dell’alluce che decorre di fianco a questa struttura medialmente e profondamente nella caviglia aggravando sensibilmente i sintomi sotto sforzo.

le altre ossa accessorie del piede

Scafoide accessorio
Presente nel 5% della popolazione sporge medialmente al piede.
Il più delle volte è del tutto asintomatico, ma nei giovani sportivi che sottopongono il piede a sforzi sostenuti e ripetitivi come nel calcio o nell’atletica può diventare molto doloroso. A volte a scatenare i sintomi è un trauma diretto sulla parte o sono scarpe dalla tomaia rigida che entrano in conflitto con la sporgenza. Una comune radiografia evidenzia il problema: lo scafoide anatomico mostra medialmente un osso accessorio, separato o parzialmente unito. Da non confondere con una frattura dello scafoide questa variante anatomica prende anche il nome di scafoide cornuto o os tibiale esterno. Non solo: nel giovane adulto può essere anche causa di infiammazione e progressivo cedimento del tendine tibiale posteriore. Si tratta del tendine che maggiormente contribuisce al sostegno dell’arco plantare. Di norma si inserisce allo scafoide anatomico ma la presenza dell’osso accesssorio ne altera la funzione tanto che si infiamma e finisce per rompersi. Di qui lo sviluppo di piede piatto. In questi casi si deve intervenire chirurgicamente. A volte è sufficiente la sola asportazione dello scafoide accessorio, ma se il tendine risulta lesionato parzialmente o del tutto interrotto deve essere riparato. Il tendine, per ritrovare la sua funzione di sostegno del piede e vincere il piede piatto, deve essere ritensionato e reinserito allo scafoide anatomico.

Rotula bipartita
Si tratta di una comune alterazione dello sviluppo della rotula: una parte di questo grande osso circolare che sta davanti al ginocchio non consolida con il resto della rotula e resta separato o unito da un ponte fibroso. La causa è probabilmente da ricercarsi in uno squilibrio delle forze che mantengono in asse la rotula: una trazione eccessiva del ligamento alare esterno sarebbe causa della mancata unione del quadrante supero laterale al corpo della rotula. In molti casi il riscontro è occasionale e del tutto asintomatico e non necessita di alcun trattamento, ma circa la metà dei casi sviluppa dolore in seguito ad uno sforzo o ad un trauma diretto. Una più attenta valutazione con RM  mostra un quadro di iperpressione esterna della rotula: il frammento trazionato lateralmente in modo eccessivo friziona contro il femore e la cartilagine soffre. Meglio non ignorare il problema: con il tempo la cartilagine si altera e si spacca avviando il ginocchio verso la degenerazione artrosica.

Os acromiale
Il piccolo osso ben evidente e facilmente apprezzabile con la palpazione sopra la spalla può dare luogo ad un osso accessorio doloroso. Si tratta dell’acromion. Sporgenza della scapola che contribuisce a proteggere i tendini della spalla sul quale si inserisce il robusto muscolo del deltoide. Tuttavia in circa il 2,7 % della popolazione la parte finale dell’acromion non si consolida con il resto della scapola e resta incernierato al resto della scapola, ma parzialmente mobile. Tanto che quando il deltoide si contrae l’os acromiale viene trazionato in basso ed entra in contatto con i tendini della spalla. Questo il meccanismo che spiega la comparsa dei dolori nei gesti di elevazione del braccio al di sopra della testa come nel pettinarsi o in certi sport come il tennis e la palla a volo. Si sviluppa così una sindrome da conflitto sub-acromiale ( nota dai più come periartrite) e la sofferenza dei tendini della spalla ( sopraspinato e sottospinato in particolare). Fino alle estreme conseguenze: la rottura del tessuto tendineo.

sdb