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L'acido ialuronico per contrastare l'artrosi

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LA TERAPIA DELL’ARTROSI DELL’ANCA E DEL GINOCCHIO CON ACIDO IALURONICO INTRARTICOLARE

Il trattamento di questa patologia reumatica, che si va facendo sempre più frequente sia per l’aumento dell’età media sia per il maggior numero di soggetti che praticano attività sportiva, è uno degli argomenti più dibattuti.

E’ noto che esiste una lunga fase sintomatologica dolorosa e limitativa prima che si debba ricorrere all’impianto di una protesi dato che la situazione anatomo-clinica viene giudicata refrattaria a terapie mediche e ortopediche.

A parte cicli di farmaci analgesici e/ o antireumatici l’importante è stabilire le modalità e i tempi di una terapia intrarticolare.

Dato che la causa iniziale dei disturbi è attribuibile a una perdita della normale lubrificazione assicurata dal liquido interposto tra i capi articolari ( sinoviale ) che porterà poi  alla riduzione e/o scomparsa delle cartilagini, i tentativi di prevenzione e cura dell’artrosi dell’anca e del ginocchio si sono basati sul ripristino della suddetta funzione.

Si ricorre perciò all’acido ialuronico, sostanza  presente nel liquido sinoviale cui assicura il grado di viscosità necessaria. Si possono utilizzare preparati a vario peso molecolare e l’introduzione può essere ripetuta  a  distanza di tempo variabile e per periodi più o meno lunghi.

Esiste tutta una serie di ricerche epidemiologiche sull’efficacia di tale terapia che non ha portato a conclusioni ineccepibili a causa della difficoltà di comparare i dati clinici di partenza e di arrivo e della varietà sia dei prodotti in circolazione che degli schemi adottati. I risultati di un’indagine conoscitiva molto estesa ( AMELIA ) resi noti di recenti appaiono comunque positivi. In definitiva, dopo un attento esame del problema, si può senz’altro dire che la terapia è consigliabile soprattutto nei casi in cui essa venga anticipata il più possibile e vengano rispettati alcuni criteri operativi, che elenchiamo brevemente.

1 – L’indicazione e lo schema terapeutico devono essere il frutto dell’attenta valutazione da parte di un ortopedico o di un centro riconosciuto. Appare comunque in linea di massima preferibile non distanziare troppo le iniezioni dato che la sostanza introdotta tende naturalmente a riassorbirsi. L’intervallo ottimale si aggira sui 2-3 mesi almeno per un anno.

2 – I vantaggi attesi sono costituiti dalla scomparsa del dolore e dal ritorno ad un’ampiezza sufficiente del movimento dell’articolazione interessata

3 – L’acido ialuronico utilizzato deve essere ad alto peso molecolare e rappresentare la specialità di un’azienda farmaceutica conosciuta. E’ un settore dove il libero mercato è molto attivo e non è infrequente imbattersi in prodotti non affidabili

4 – L’iniezione intrarticolare deve essere eseguita in completa asepsi sotto guida ecografica e per tale motivo praticata possibilmente in ambiente protetto e da un radiologo.

Per ulteriori approfondimento leggi l'articolo sulla terapia infiltrativa dell'anca.